Sigillatura dei solchi: una opportunità di prevenzione.
Le lesioni cariose interessano principalmente 3 zone dei denti: la superficie occlusale (o masticatoria), la zona interprossimale (quella fra i denti) e quella cervicale (vicino al colletto).
Nelle superfici occlusali di molari e premolari non otturati sono presenti quasi sempre solchi e fessure che permettono l’accumulo di placca batterica. In queste zone spesso le setole dello spazzolino non possono penetrare per detergerle. Sono quindi nicchie predisposte a sviluppare lesioni cariose.
La sigillatura dei solchi è un importante tecnica di prevenzione in queste zone dei denti permanenti. Si esegue sia nei bambini che negli adulti.
Dopo aver verificato con telecamera Diagnocam®, che utilizza la tecnologia Difoti (transilluminazione con fibra ottica digitale) che non ci sia la presenza di una lesione cariosa nel fondo del solco, si può procedere con la sua realizzazione.
Consiste nella detersione del solco da effettuare con sabbiatura e successiva applicazione di una apposita resina fluida in grado di penetrare nel solco che viene poi indurita con l’applicazione di una lampada. Si ottiene quindi l’eliminazione della zona predisposta per mezzo del riempimento del solco.
Quando questo intervento non viene eseguito precocemente il solco si potrà macchiare, pigmentare con gli alimenti e potrà anche iniziare a cariarsi. Ci troveremo quindi in una fase successiva rispetto alla condizione iniziale e l’intervento che dovremo eseguire prende il nome di Preventive Resin Restoration (PRR): dovremmo procedere con l’apertura del solco fino ad ottenere una sua ottimale pulizia, da realizzare per mezzo di una microfresa, per poi concludere l’intervento come nel caso precedente, tramite applicazione di resina fluida. Consideriamo quindi questa terapia come una fase intermedia fra una sigillatura e una otturazione.
Se non interveniamo ed attendiamo ancora è molto probabile che la lesione progredirà in carie vera e propria, la quale richiederà l’esecuzione di una cavità più o meno grande e la successiva ricostruzione.
La sigillatura non richiede anestesia, la PRR a volte potrebbe richiederla.
Entrambe vanno eseguite tramite isolamento del dente con diga di gomma.
E’ importante non sottovalutare la corretta esecuzione di queste procedure: se mal eseguite infatti espongono il dente a rischi maggiori rispetto alla condizione iniziale.
NB: eseguire le sigillature previene la carie occlusale, ma non riduce il rischio di carie interprossimale e cervicale.